mercoledì 13 maggio 2015

Fargo – scoprendo i Coen

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Produzione Gramercy Pictures|USA|1996
Regia Joel Coen
Soggetto, sceneggiatura e montaggio Joel Coen|Ethan Coen
Fotografia Roger Deakins
Musiche Carter Burwell

Con Frances McDormand|William H. Macy|Steve Buscemi|Peter Stormare

Ho appena iniziato questa sottospecie di blog e mi trovo a passare dallo scoprire Miyazaki allo scoprire i fratelli Coen. Sob! Chissà cos’altro mi riserverà questa nuova avventura. E non osate dire Tarantino.

Ma parliamo del film…

 

Inquietante.
Ecco, il commento potrebbe anche chiudersi qui se solo si potesse leggere il mio sguardo eloquente mentre scrivo la parola "inquietante". Non che questo sia il primo film inquietante che vedo, non che io non abbia mai apprezzato un film inquietante, non che non sapessi cosa aspettarmi, solo che di solito mi limito a dire con tono vagamente ubriaco: “non sono sicura che mi sia piaciuto!" e la faccenda si chiude così (la mia cara sorella che non mi legge saprebbe a cosa mi sto riferendo).
Tuttavia su questo blog mi sento in dovere di spendere qualche parola in più. Non per questo dovete sentirvi obbligati a proseguire nella lettura.
Quando non sono sicura che una cosa mi sia piaciuta è il momento in cui ciò che ho visto mi ha dato delle sensazioni fastidiose, ma che in fin dei conti erano probabilmente giustificate. Ergo: tutto bene. Il problema è che spesso mi manca la catarsi e allora mi lamento: non sono sicura che mi sia piaciuto.
I fratelli Coen li avevo sempre tenuti a distanza. Non mi parevano i tipi da farti finire un film in pace col mondo. E per il non essere in pace col mondo mi basto da me. Ma eccomi qui, alla ricerca di stimoli sempre nuovi, altre prospettive e persino dell'insicurezza di aver apprezzato o meno qualcosa. Ci sta tutto, perché tutto fa brodo e questo brodo si dà il caso sia una commedia nera, nera forte, ma tutta ricoperta di neve bianca, molto bianca.
Fargo è una cittadina del Nord Dakota dove Jerry si reca una sera per incontrare due loschi individui, uno è un piccoletto curioso e uno fuma come una ciminiera, così lì vedono tutti. Deve accordarsi con loro su un suo piano innocente ed estremamente pulito per estorcere una considerevole somma di denaro al suocero ricco. Il povero Jerry non sapeva che nulla va mai come da piani, cosa che effettivamente sa anche un bambino, e di fatto il lavoretto pulito diventa sempre più rosso, rosso sangue.
I personaggi di questa storia sono interamente rappresentati dal loro agire, non c'è bisogno di conoscerli in profondità, sono grotteschi come solo gli esseri umani nella loro forma bestiale possono essere.

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C'è Jerry, bisognoso solo di mettere le mani su un po' di soldi perché in un momento di difficoltà economica e probabilmente anche una buona dose di integrità potrebbe non fargli male.
Poi ci sono i due loschi individui che ve li raccomando tutti, di quelli che vien da chiedersi chi era la loro mamma, un po' come per i pirati di Capitan Uncino. Ma non tutti hanno l'immensa fortuna di avere avuto una madre, quindi li scusiamo e forse li capiamo anche, in fin dei conti le strade sono sempre due e finire in una piuttosto che nell'altra è un cinquanta per cento di probabilità. Significative le battute del detective una volta in macchina col malvivente: “Tutto per cosa? Per quattro biglietti di banca? C'è ben altro nella vita che quattro biglietti di banca! Non ci hai mai pensato?” Naturale, se uno non ha nessuno che gli dica queste cose come fa? Alla faccia di Rousseau, dell'Illuminismo e del bon sauvage!
Tornando ai personaggi abbiamo poi un distinto signore (il ricco suocero) che probabilmente crede di sapere che cos'è l'onore, ma avrà solo affrontato dei bivi fortunati, comunque poco ci viene detto di lui.
Un personaggio adorabile nella sua ingenuità, o forse non è per niente ingenuità, è la detective Margie, incinta, noncurante della malvagità che la circonda, ma il suo lavoro è quello di svelarla, i suoi successi possono essere solo in funzione di quella cattiveria.
Il tutto è condito, e con condito intendo che è proprio la ciliegina sulla torta, da una colonna sonora che dà una gran solennità e da quella neve bianca che un po' nasconde e un po' mette in risalto.
Alla fine resta una domanda: questo film parla di uomini o di bestie? Nel caos del finale capisci che il film parla di gente che sceglie di cosa riempire la propria vita, perché di qualcosa bisogna pur riempirla, e lo fa senza il minimo indizio, nessuno ne sa più degli altri su come questa cosa debba essere fatta.
Finisco con una piccola nota tecnica, il doppiaggio di Margie è tremendo e mi ha fatto optare per tornare al menù audio e ascoltare la versione originale. Cosa comunque consigliabile considerate le ottime interpretazioni, Frances McDormand nel ruolo della detective ha persino meritato un Oscar.

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Il mio primo approccio ai film di questi fratelli è andato circa come me lo aspettavo, e sospetto che troverò i prossimi anche più crudeli di questo, perché questo è truculento, ma le gratuità sono abbastanza contenute (sottolineo abbastanza), cosa che non posso che apprezzare. So che i Coen sanno fare di peggio e che non apprezzerò.
Il voto non lo vorrei mettere perché non sono sicura che mi sia piaciuto. E se non sono sicura è perché infondo questo potrebbe essere l'uomo e non sono per niente sicura che mi piacerebbe e quindi, come dice il mio prof d'inglese quando non prestiamo sufficiente attenzione alla lezione: "Next time I'll take my gun!"

 

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11 commenti:

  1. Non lo rivedo da anni, ma senza dubbio è uno dei film simbolo dei Coen, tra noir, commedia e pulp.
    Ne ho un ottimo ricordo.

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    1. ed è solo perchè prevalgono i toni noir rispetto a quelli pulp che ho potuto apprezzare ;)

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  2. Capolavorone! I coen sono grandi ristrutturatori di generi, qui nel loro (nevoso) Minnesota riscrivono le regole del Noir. Un film fantastico che non mi stanco mai di guardare, con una grande caratteristica... Migliore con il passare delle visioni, come molti
    dei film dei Coen ;-) Cheers!

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    1. ah quindi dovrei rivederlo? Cos'ho fatto di male?!
      Scherzo, l'aspetto truculento di questo film non è troppo fastidioso nemmeno per una come me e l'ho potuto apprezzare, ma temo per i prossimi che mi azzarderò a guardare ;-)

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  3. Film bellissimo, da me molto adorato!

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    1. :) come si sarà capito non è il genere di film che scalpito per vedere ma sono riuscita ad apprezzare. Non garantisco per i prossimi Coen che vedrò ;)

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  4. Sei stata anche troppo severa col voto! Film molto bello, un caposaldo della commedia nera. :)

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    1. Considera che di solito cerco di dire con un minimo di oggettività quelli che sono pregi e difetti del film (valutati con l'unico strumento della mia ignoranza) all'interno del commento. Dopo il voto rappresenta quello che il film è riuscito a dare a me come coinvolgimento. Non essendo un'amante del genere 7.5 è molto buono :)

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    2. che poi, ora che mi ci avete fatto pensare, probabilmente faccio le cose al contrario di come andrebbero fatte. Una persona normale spiegherebbe le sue emozioni a parole e si terrebbe per lo più oggettiva nel numero! Ma che volete, mi dovete prendere così, nella mia imperfettitudine (e nel mio amore per le parole inventate) ;-)

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  5. Vai benissimo così non ti preoccupare ahah :D

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