sabato 16 maggio 2015

Lei

joaquin-phoenix-in-her-movie-500Her

Produzione Annapurna Pictures|USA|2013
Regia, soggetto e sceneggiatura Spike Jonze
Con Joaquin Phoenix|Amy Adams|Rooney Mara|Scarlett Johansson

Il protagonista di questo film fa un lavoro molto intrigante e strano, scrive lettere al posto della gente. In una lettera solitamente si cerca di esprimere a parole i propri sentimenti o i propri pensieri ed evidentemente nel futuro rappresentato in questo film c'è chi crede di poter demandare la cosa ad altri. Altra particolarità di questo scenario vagamente distopico, oltre a colori e vestiti vintage e sofisticati videogiochi olografici, è che la gente è dipendente dai propri computer, il computer è divenuto una specie di indispensabile segretario della propria vita. (caratteristica non poi così lontana dall'oggi)
Theodore, lo scrittore di lettere, si trova in un momento particolarmente triste e malinconico, ma un giorno compra un nuovo sistema operativo e se ne innamora. Il sistema operativo in questione, Samantha, è a tutti gli effetti un'intelligenza artificiale in grado di evolversi e progredire imparando dall'essere umano.
Comincia la loro relazione e diventa presto, molto presto, una storia d'amore a tutti gli effetti, con annessi e connessi.
Il problema di questo film è che tutta l'ambientazione che dovrebbe dare spessore e giustificazione a questa storia è semplicemente accennata, non riesce a rendere l'idea di un mondo ipotetico in cui quello che accade possa essere credibile. Sembra creata con dei puri criteri estetici: colori pastello e caldi, vestiti che richiamano anni passati, scenografiche vedute della città.
Un secondo problema è l'invenzione di questi sistemi operativi intelligenti, che ad un certo punto scopriamo essere in molti e tutti in rete tra loro: il loro mondo resta inesplorato, non capiamo se era previsto che si comportassero come fanno o meno, non capiamo cosa fanno e perché, soprattutto nel finale.
Non è abbastanza accattivante nemmeno il processo di crescita di Samantha, pare molto casuale e anche in quello non ho trovato molta credibilità.
L'unica linea di narrazione che a questo punto assume una certa preponderanza è quella del sentimento tra Theodore e Samantha. Il grosso del film è rappresentato proprio dal loro scoprirsi ed essere sempre più in sintonia e dal fatto che in un modo o in un altro riescono ad essere una coppia anche se lei non possiede un corpo. Ma anche su questo punto io mi sono trovata a salvare pochi aspetti, per esempio alcuni dialoghi sono interessanti anche se spesso vanno a perdersi nel nulla e non riescono ad essere incisivi. Inoltre non trovo il nesso tra la storia che il protagonista ha con il suo sistema operativo e il desiderio ritrovato di passare del tempo con le persone reali, con la sua amica e vicina in particolare e poi la scelta di aprire il suo cuore alla sua ex-moglie per dirgli la cosa più semplice e difficile del mondo: scusa, ti voglio bene, quello che ci divide è un'altra storia, ma sono grato di tutto perché ti voglio bene.
Ora che lo scrivo mi rendo conto che probabilmente è proprio questo il senso del film, mostrare l’incapacità del protagonista di esprimere dei sentimenti maturi e il suo riscoprirli, e giuro che se fossi riuscita a farmelo raccontare durante la visione avrei dato a questa storia un voto molto alto. Invece Lei non mi ha comunicato niente mentre lo vedevo, ne traggo ora le mie riflessioni sforzandomi di capire quale fosse il suo centro.
É una doppia delusione quando ti accorgi che una cosa non ti ha colpito e subito dopo capisci che però avrebbe avuto i numeri per farlo.
La sceneggiatura di Lei ha meritato un Oscar. Io ci ho visto una buona scrittura, ma la struttura non regge, alla fine il film risulta inconcludente e a tratti davvero noioso.
Questo script è stato paragonato spesso a quello di Se mi lasci ti cancello, anche lui premiato e che presenta alcune tematiche comuni. Io lo avevo trovato pieno di difetti, a tratti cervellotico, ma nel complesso è più concreto ed efficacie. E sì che le inquadrature tremolanti e quelle che non riescono a mettersi a fuoco senza nessuna ragione particolare sono davvero qualcosa di odioso, mi fanno salire il nervoso. Ma quest'altro film ha qualcosa che ti tiene legato alla storia comunque: i salti temporali, la scrittura, i personaggi sfaccettati tutti da scoprire, Jim Carrey, Kate Winslet, Jim Carrey... ho già detto Jim Carrey?
Entrambi parlano di amore di coppia, argomento di cui effettivamente potrei sapere poco considerato che la mia dolce metà non s'è ancora manifestata e che quindi non abbiamo mai mangiato assieme o bevuto qualcosa; non abbiamo mai riso di cuore; non ci siamo insieme fatti beffe di noi stessi o pianto uno sulla spalla dell'altro; nemmeno abbiamo mai guardato insieme un'alba; non ci è capitato di trovarci in mezzo alla folla e sentirci comunque gli unici nel mondo; non siamo stati in silenzio, sapendo che quel silenzio era l'intimità massima che avremmo mai potuto raggiungere e non abbiamo mai fatto l'amore. Cose che invece Samantha e Theodore, a volte inspiegabilmente a volte no, riescono a fare.
Però penso che l'amore sia una cosa di cui può parlare qualunque essere umano a qualunque età. Infondo è dentro di noi da sempre, nasciamo amando chi ci ha dato la vita, ne sono sicura, poi crescendo lo dimentichiamo e dobbiamo arrabattarci come meglio riusciamo per capire di nuovo cosa voglia dire. Ne facciamo film ed è uno degli argomenti su cui l’uomo ragiona dalla notte dei tempi.
Dunque, tra i film che parlano d'amore questo non entrerebbe a far parte della mia top ten. Ma dico che avrebbe potuto se la sceneggiatura fosse stata strutturata con un po' di criterio.
Theodore si sente un buco nel cuore perché ha perso la sua donna, la sua ex-moglie, e all'inizio non capisce come fare per essere di nuovo felice. Voleva un'amica prima di un'amante, una collega di vita, una con cui camminare. Aveva solo bisogno di crescere, di conoscere i suoi sentimenti e di riuscire a dichiararli e gestirli. Insomma quello che faceva ogni giorno per lavoro. Perché spesso è così difficile essere noi stessi di fronte a quelli che amiamo?
Ma il film divaga, si perde, non sa dove andare a parare.
In conclusione, so che risulterò impopolare ai più, ma Lei non mi pare un'opera da fuochi d'artificio. Si salva grazie alle interpretazioni dei protagonisti e per alcuni spunti interessanti sparsi qua e là.

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Voto: 6,5

12 commenti:

  1. Per me, invece, è i film più bello dell'anno scorso - e non solo :)

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    1. eh lo so che saranno molto pochi quelli d'accordo con me. Ma mi sono davvero annoiata :)

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  2. Anche per me un film splendido.
    L'altro lato della medaglia della predatorietà di Wolf of Wall Street.

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    1. non mi ha convinta la storia, non è riuscita ad illudermi che potesse essere vero

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  3. Ho deciso di disinstallare Windows 7 dal mio pc e mettere come OS Scarlett Johansson ;-) Film molto bello secondo me, realizzi che per due ora stai fissando un Hispterone con i baffi (Gioacchino Fenice bravissimo come sempre) che parla da solo, eppure sei incollato allo schermo, avercene di film così ;-) Cheers!

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    1. io non ero particolarmente incollata allo schermo invece.
      Dai diciamola tutta, non è che voi altri eravate lì che vi immaginavate la bella Scarlett mentre sproloquiava amabilmente colla sua voce sensuale? Capisco che è una cosa che può accadere... ;-)

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  4. A me è piaciuto molto, anche se in effetti posso capire che a qualcuno possa risultare un po' ostico un film quasi sempre "parlato", dalla struttura piuttosto teatrale, suadente ma anche verboso. Io però non ho sentito questi difetti, concentrandomi più sull'aspetto contenutistico: Lei parla della difficoltà del comunicare, della superficialità dei rapporti, la paura di affrontare i veri sentimenti, l'ipocrisia (o forse l'insicurezza) che ci illude di poter instaurare una relazione senza mettersi a nudo, "protetti" dallo schermo di un computer. E' un film che in ogni scena rischia il ridicolo involontario, e che invece riesce sempre a sorprenderti ed emozionare...

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    1. mi è dispiaciuto, perchè ci cercavo tutto questo anch'io, ma non l'ho trovato. Non mi ha proprio convinta. Ma non credo sia per il fatto che si incentra sulla parola, tanti film così li ho amati alla follia! Credo siano la storia e i suoi presupposti che non mi hanno coinvolta.

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  5. Anche per me film splendido dall'inizio alla fine, uno dei migliori dello scorso anno!

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    1. Eh lo sapevo lo sapevo, che non avrei avuto consensi :)
      Vedi commento a Bara Volante ;-)

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  6. Ma noooo... è bellissimo Her! :(

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    1. non essere triste, sono cose che capitano ;)
      e non ho ancora trovato nessuno che la pensi come me! Ma non dispero, ci sarà... :)

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