martedì 2 giugno 2015

Alien - La clonazione


Alien Resurrection

Produzione 20th Century Fox|USA|1997
Regia Jean-Pierre Jeunet
Sceneggiatura Joss Whedon
Con Sigourney Weaver|Winona Ryder|J.E. Freeman|Dominique Pinon|Ron Perlman|Gary Dourdan|Dan Hedaya|Brad Dourif



Tirate fuori il fazzoletto che siamo giunti alla conclusione della saga degli Alien, gli xenomorfi invincibili. E alla fine abbiamo anche capito il motivo per cui non possono assolutamente essere vinti ed è che tutti li adorano e fanno carte false per poterli avere e studiare, senza pensare nemmeno per un istante che tenersi a casa/sull'astronave una creatura killer con acido al posto del sangue e la tremenda caratteristica di poter avere delle idee possa essere una pensata piuttosto balorda. Infatti all'inizio di questo quarto capitolo alcuni scienziati a bordo di un'astronave sono al settimo cielo per essere finalmente riusciti a clonare la povera Ripley che due secoli prima si era lanciata nel ferro fuso per uccidere anche l'ultimo Alien, una regina che stava uscendo dal suo torace.
Vi chiederete per quale motivo abbiano cercato di riprodurla e, questo passaggio ha dell'assurdo, la risposta è per poter estrarre l'alieno regina dal suo petto. D'altra parte si parla poi di clonazione fantascientifica, se dicono che questa cosa può funzionare chi sono io per smentirli? Infatti ci riescono, il loro clone di Ripley conserva al suo interno la regina Alien che viene tirata fuori e messa al sicuro in una gabbia di vetro dove potrà crescere e produrre le sue uova.
L'eroina riprodotta tuttavia non è la stessa persona di prima perché il suo patrimonio genetico si è in qualche modo mischiato a quello della creatura che portava dentro ed ora ha il sangue corrosivo e una forza sovrumana pure lei. Ah, e uno smalto grigio sulle unghie!

(a Ripley) Credevo che fossi morta!
(Ripley) Già! Me lo dicono spesso!


A questo punto gli scienziati fanno salire a bordo dei contrabbandieri che gli vendono degli esseri umani in criostasi da poter usare come ospiti per gli embrioni di Alien. Potete immaginare come sono stati felici i nuovi piccoli di alieno di ritrovarsi tutti stipati in una gabbia. Il resto è intuibile.
Sebbene questo film mi sia parso sotto molteplici aspetti un po' meglio di Alien alla terza, non è comunque riuscito a riproporre l'essenza dei primi due (Alien, Aliens: scontro finale).
Sta volta la regia è di Jean-Pierre Jeunet, notissimo per il successivo Il favoloso mondo di Amélie, un film che non mi ha mai attratto particolarmente e che non ho mai visto per intero. Lo stile di Jeunet dà al film un quid particolare che di per sè potrebbe anche reggere bene. Infatti il regista francese cerca di condurre il racconto in maniera fortemente visiva, con molti dettagli e molti primi piani, dando importanza agli sguardi e alle espressioni dei personaggi e fa tutto questo con una particolare velatura ironica. Il problema sorge quando in alcune scene questo stile sconfina nello splatter, genere che già non è di mio gusto, ma che qui non centra proprio niente. Inoltre la filosofia del primo Alien era stata il vedo non vedo per tutto il tempo e questo era la sua forza, quell'alieno mutevole di cui coglievamo qualche istante fugace e il resto era terrore nello sguardo degli attori era un mostro davvero potente. É evidente che la filosofia di Jeunet sia invece quasi opposta: il gioco lo conduce lui, l'immaginazione dello spettatore con lui ha poco spazio. Un modo che in una saga che ha avuto tale principio è davvero un azzardo.
La sceneggiatura è invece nelle mani di Joss Whedon che mette sul tavolo un sacco pieno di novità. Giustissimo. Arrivati al quarto capitolo ce n'era bisogno, ma già nel terzo si era giocata la carta del rinnovamento dello script e il risultato non era stato dei migliori. In questo caso, a parte una clonazione improbabile che ho già avuto modo di prendere in giro mentre parlavo della trama, una delle novità più intriganti è sicuramente la Ripley 8 (esperimento di clonazione n°8) che è diventata parte della famiglia degli xenomorfi e si ritrova molto in sintonia con le creature, le sente, le può controllare, cerca sempre con loro un contatto fisico. Era un'idea così intrigante che mi aspettavo che sarebbe stato il punto forte della risoluzione finale, che il legame dell'eroina con gli alieni sarebbe servito come chiave per distruggerli, e le mie aspettative sono state accontentate in maniera un po' blanda. Il finale è caotico e come scrittura fa acqua da tutte le parti. Lascia perplessi perché gli manca una motivazione forte e inoltre non ha ritmo.
Come il terzo anche questo capitolo pur non riuscendo a colpire nella sua interezza, lascia in memoria alcune sequenze. Per citarne una: Ripley ad un certo punto trova il laboratorio dove sono conservati gli esperimenti di clonazione precedenti a lei, ovviamente falliti, ma comunque degli organismi viventi. Ce n'è uno ancora in vita che vedendola entrare la supplica di ucciderla e lei, con un misto di rabbia e orrore, prende il lanciafiamme e dà fuoco a tutto il laboratorio. Poi esce e fronteggia l'artefice di tutto ciò.

Per quanto riguarda le novità in fatto di cast non c'è male e un'altra cosa che aiuta il film sono dei dialoghi abbastanza vivaci, sempre col giusto ritmo, ironici, che in parte fan tornare alla mente quelli del secondo capitolo.
Insomma a mio avviso è deboluccio anche questo quarto Alien, ma si eleva comunque un gradino sopra il terzo.
D'altronde i sequel sono sempre una brutta gatta da pelare, si sa!



9 commenti:

  1. Dovrei rivederlo, così come gli ultimi due capitoli della saga, dato che ne ho un ricordo vaghissimo. Magari affronto una nuova maratona ;)

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    1. penso che anch'io conserverò un vago ricordo degli ultimi due... davvero non mi hanno colpita :-)

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  2. Penosetto... il peggiore tra gli Alien a mio parere!

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    1. concordo. L'ho dichiarato un po' meglio del terzo, ma in realtà sono deboli entrambi per motivi diversi secondo me! :-)

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  3. Può succedere anche ai migliori ;-)

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  4. Secondo me è migliore - e non di poco - del terzo, nonostante la distanza dai primi due sia davvero enorme.

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    1. l'ho pensato migliore anch'io, ma non di tanto... sarà che già la clonazione troppo fanta e poco scientifica mi aveva irritato in partenza.

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  5. L'ho amato e odiato allo stesso tempo. Ci sono scene e situazioni degne dei primi due film, ma anche situazioni e dialoghi di un ridicolo assurdo.
    Però quello che è veramente mancato è stata la tensione, proprio zero.

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    1. concordiamo anche qui! Dunque su alien siamo in sintonia :)

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