lunedì 1 giugno 2015

Quella casa nel bosco - cinema dell'orrore, Sam non ti teme!


The Cabin in the Woods

Produzione USA|2012
Regia Drew Goddard
Sceneggiatura Joss Whedon|Drew Goddard
Con Kristen Connolly|Fran Kranz|Jesse Williams|Chris Hemsworth|Anna Hutchison|Richard Jenkins|Bradley Whitford|Amy Acker|Sigourney Weaver

SPOILER ALERT


Il film si apre come il più classico degli horror da due soldi che sia mai stato prodotto e così lo presentava anche il trailer, ossia come uno di quei film che di solito evito accuratamente.
C'è il tipico gruppetto di ragazzi, ossia la coppietta disinvolta, il fattone, l'intellettuale e la santarellina, che partono per fare i bagordi per un week-end in quella casa nel bosco dove a nessuno verrebbe in mente di passare una nottata e dove un assurdo benzinaio li aveva avvisati con fare minaccioso di non andare. Ovviamente loro ci andranno e ad un certo punto si ritroveranno a dover lottare con qualche forza sovrannaturale e malefica per un'improbabile sopravvivenza e ad occhio e croce moriranno quasi tutti. Classico come l'Odissea, no?

 
Ebbene Quella casa nel bosco non si è rivelato esattamente un classico e forse già il sottotitolo scelto per la locandina doveva darne il sentore. Recitava: “Pensate di conoscere la storia”. Lo pensavo sì, perché gli ingredienti dell'horror ormai li conosciamo tutti a memoria, tanto che a volte non fanno più né ridere, né paura. Forse è proprio questo il motivo che ha spinto Joss Whedon e Drew Goddard a scrivere un film che nonostante alla fine dei conti sia un horror a tutti gli effetti è anche parodia del genere.
In questo script prendono tutti gli stereotipi e i cliché che il cinema del terrore ha usato ed abusato fino ad oggi e li mettono in un sistema di racconto in cui acquistano un senso. La trama che incornicia questa serie di situazioni ormai iper-rappresentate è una trama horror a tutti gli effetti. Sottile e arguta come operazione: in questo modo gli sceneggiatori riescono a mettere all'angolo il genere mostrandone tutte le piccolezze e insieme a produrre un film che non si può dire altro che horror e che in alcuni momenti diventa addirittura tributo.
In secondo luogo danno alla loro horror parodia dell'horror, perché di questo si tratta, l'aspetto di una architettatissima metafora che ci racconti di quelle dinamiche di cui il film dell'orrore è spesso succube, come tanti altri generi di cinema. Sto parlando di un pubblico che fa fatica ad uscire dai suoi schemi e di sceneggiatori che lavorano senza creatività, pensando solo a spingere il tasto giusto al momento giusto.
Non sono per niente un'appassionata di questo tipo di cinema per cui non mi addentrerò in argomentazioni azzardate, ma Quella casa nel bosco pare anche voler raccontare diverse sfumature di orrore. Mi è parso evidente il momento in cui il film strizza l'occhio al cosiddetto splatter, poi vengono omaggiati i vari mostri, alcuni sono rimasti così impressi nell'immaginario collettivo che qui diventano delle vere e proprie citazioni.
Pare un inno a tutti gli incubi possibili
che però tolti dal loro contesto e sigillati compostamente dietro ascensori di vetro non fanno poi tutta quella paura.
Per quello che è il mio gusto personale in fatto di film dell'orrore (che da sempre limita la categoria a pochissimi titoli) sarebbe stato meglio se si fosse cercato di accentuare anche la componente drammatica che invece resta latente e, a mio parere, una potenzialità non sfruttata. C'è da dire che la costruzione era già abbastanza complessa così e che tutto sommato mi ha divertito, tanto basta.
Per cui a Quella casa nel bosco assegno un 7/8.

11 commenti:

  1. Uno dei migliori e più originali horror degli ultimi anni.
    Più che promosso, per me.

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    1. Sì gli amanti del genere ho visto che lo hanno tutti esaltato da matti.
      Anch'io l'ho più che promosso, ma non mi ha certo esaltato. :)

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  2. Cult istantaneo ;)

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    1. Mi manca una fetta di cinema per poterlo definire tale. Però ho apprezzato comunque :)

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  3. Genialata,davvero bello

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    1. sì, anche se nel genere horror non mi sono ancora addentrata, la genialità l'ho colta ;)

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  4. sì penso anch'io che per apprezzarlo appieno mi manchi una parte di cinema... che recupererò ;-)
    Comunque 7/8 è un ottimo voto, mica è basso ;P

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    1. esce dalla massa di tipici filmetti dell'orrore ed ha una componente molto autoironica apprezzabilissima. Questi i suoi pregi! :-)

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  6. L'ho adorato senza riserve. Ma mi succede tutte le volte che vedo qualcosa scritto, diretto o prodotto da Whedon quindi forse è solo che quest'uomo capisce il mio animo nerd cazzaro horroromane :P

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    1. Piace anche a me whedon, ma non ho ancora deciso in che misura. Per ora credo di preferirlo come regista che come sceneggiatore. Come sceneggiatore è ottimo nei dialoghi comunque! Poi lo preferisco nel campo nerd forse ;P

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