Se
vi dico tracobbetti a cosa pensate?
Ovviamente
parliamo de I
Goonies.
Uno di quei film che ti fanno pensare: l'avessi
scritto io...! Invece
io non scrivo film e questo lo ha scritto Chris
Columbus,
regista, sceneggiatore e produttore il cui nome compare tra i titoli
di coda di alcune opere di un certo rilievo. Per citarne alcune ha diretto i fantastici Mamma,
ho perso l'aereo,
Mrs.
Doubtfire
e
anche L'uomo
bicentenario.
Io
lo ricordo con particolare affetto per essere riuscito in maniera
decisamente encomiabile a dare vita al magico mondo di Harry
Potter nelle
prime due trasposizioni cinematografiche della saga (non si può dire
che tutti i suoi successori abbiano fatto le cose altrettanto a
modo). Inoltre ultimamente ha ricevuto una meritatissima nomination
agli Oscar nella categoria miglior film per aver co-prodotto The
Help.
The
Goonies
Produzione
USA|1985
Regia
Richard
Donner
Soggetto
Steven
Spielberg
Sceneggiatura
Chris
Columbus
Con
Sean
Astin|Josh
Brolin|Jeff
Cohen|Corey
Feldman|Kerri
Green|Martha
Plimpton|Jonathan
Ke Quan|John
Matuszak|Robert
Davi|Joe
Pantoliano|Anne
Ramsey
Sono
passati trent'anni
dall'uscita de I
Goonies e
considerato che nonostante la sua età è stato un film significativo
anche per alcuni fortunati giovincielli come me ci tenevo a
tributargli il mio piccolo omaggio.
Goonies
è il nome che si sono dati come gruppo di amici alcuni ragazzi che
abitano insieme nel quartiere di Goon Docks. Il film si apre nel
momento in cui si ritrovano insieme pensando che sarà l'ultima volta
che possono farlo perché l'indomani dovranno tutti allontanarsi
forzatamente dalle loro case al posto delle quali sarà costruito un
grande centro commerciale e sportivo. Quel pomeriggio però trovano
in soffitta un'antica mappa che indica come raggiungere il tesoro di
un famigerato pirata, Willy l'Orbo. Mikey, uno dei ragazzi, ha sempre
creduto alle storie che suo padre gli raccontava sul pirata e quindi
sarà lui a convincere il resto dei Goonies a partire alla ricerca
dell'oro per poterlo poi usare per fermare l'imminente sfratto.
All'inizio della loro avventurosa caccia al tesoro incapperanno però
in una famiglia di criminali che comincerà a dargli del
filo da torcere.
Questo
film era rivolto ai ragazzi degli anni ottanta, ma quando una
quindicina di anni dopo quei ragazzi furono un po' cresciuti avevano
la smania di riproporre i loro tormentoni alle nuove generazioni e
per questo non posso che essergli grata, io che a malapena posso dire
di aver visto gli anni novanta.
Quest'avventura
dunque ebbe qualcosa da dire anche
ai ragazzini di fine millennio. Quando insieme ad un branco di
miei coetanei mi ritrovavo a scorrazzare per qualche bosco la notte o
a correre per la città in una forsennata caccia al tesoro, a
organizzare uno scherzo che puntualmente sarebbe finito in ridere
fino a non farcela più oppure a litigare come dei matti per una
sciocchezza o solamente a stare sdraiati su un prato a guardare le
stelle immaginandoci il futuro, in quei momenti mi ritrovavo a
pensare che noi eravamo come i Goonies. Eravamo
alla ricerca del tesoro di Willy l'Orbo e quello era il nostro
momento e sarebbe stato un
peccato buttarlo via saltando in quel dannato secchio
che ci avrebbe fatto uscire dal pozzo dei desideri. Perché i grandi
non capiscono niente, o meglio, come direbbe un Goonie, quando è il
loro momento devono fare quello che è giusto per loro. Ma allora era
il nostro momento, eravamo sotto Goon Docks e avevamo la nave di
Willy a portata di mano, dovevamo solo fare attenzione agli insidiosi
tracobbetti.
Questo
film non è solo capace di accendere
la scintilla dell'avventura
con le sue ambientazioni e la sua storia, è anche e soprattutto una
bellissima rappresentazione dell'amicizia.
I Goonies non sono dei supereroi, sono dei ragazzi qualunque e tutti coi loro talenti e i loro difetti, ma per trovare il tesoro e
sfuggire ai tracobbetti si ritroveranno a collaborare e ognuno
giocherà la sua indispensabile parte.
Non
so negli anni ottanta, ma a cavallo tra i due millenni un gruppo di
amici così era difficile da vedere. I Goonies erano una specie di
utopia di cui avevamo un urgente bisogno. Nel panorama reale ognuno
di quei ragazzi sarebbe stato un emarginato. Il timido e sognatore,
nonché asmatico Mikey, chi l'avrebbe calcolato? E il bugiardello
patentato e grassottello Chunk? Mouth è uno sbruffone e ha sempre la
presa in giro pronta, chi l'avrebbe sopportato? Per non parlare di
Data che parla in terza persona e costruisce invenzioni improbabili
che testa in continuazione.
Ecco cosa mi piaceva dei Goonies: ci mostravano una verità più bella della realtà, verità in cui l'amicizia esiste e si fa forte, anzi fortissima, proprio nella diversità. Nel film c'è anche il mostro gentile Sloth a suggellare ulteriormente questa bellissima affermazione.
Ecco cosa mi piaceva dei Goonies: ci mostravano una verità più bella della realtà, verità in cui l'amicizia esiste e si fa forte, anzi fortissima, proprio nella diversità. Nel film c'è anche il mostro gentile Sloth a suggellare ulteriormente questa bellissima affermazione.
Solo grazie alla loro amicizia i ragazzi riusciranno ad arrivare al tesoro di Willy, ma quello che veramente porteranno a casa sarà molto più prezioso. Hanno imparato tante piccole cose di ineguagliabile valore nel loro viaggio. Chunk, in una delle scene più spassose, ha imparato il valore che può avere dire la verità e in più porterà a casa un fratello. Mikey ha vinto la sua insicurezza ed è finalmente in grado di buttare via il suo inalatore per l'asma, inoltre nel viaggio è riuscito a rubare un bacio a Andy. Andy dal canto suo è riuscita a scendere dal piedistallo su cui si credeva e riaffiorerà in lei il desiderio di imparare a suonare il piano. Anche Mouth porterà a casa un grosso insegnamento, perchè nello scontro con Stef imparerà che a volte è bello essere gentili con gli altri.
Dette queste cose non ho ancora elencato tutti gli ingredienti che rendono I
Goonies uno dei più mitici tra i film per ragazzi. Sì, perché non
si può dimenticare l'ironia vagamente ribelle dei dialoghi e delle
situazioni e che tutti i motivi classici che servono a fare
un'avventura grandiosa ci sono, anche se infondo i ragazzi non si
sono mai spostati dal loro piccolo quartiere. Questo film è nel suo
genere un gioiellino e ha ancora oggettivamente tanto da dire
oltre ad essere per me anche un caro ricordo adolescenziale.
Infine
non si può non citare la ragazza scelta per dare carattere alla
colonna sonora: Cindy Lauper con la sua “The
Goonies 'R' Good Enough".
É
davvero il caso di dirlo: good
enough!
Ma
poi, quanto ci assomigliamo io e Mikey <3
Evoca in me dei bellissimi ricordi! *__*
RispondiEliminaIdem!
EliminaSupercult totale dell'infanzia di una e più generazioni.
RispondiEliminaBellissimo.
Decisamente sì!
EliminaIo non ero ancora nato e ero ancora di un decennio lontano dal nascere, però l'ho ugualmente visto e rivisto. Splendido, sì.
RispondiEliminaE anche i ricordi della mia infanzia sono tutti un po' legati al cinema per famiglie di Columubs - da Mrs. Doubtfire al primo Harry Potter.
I Goonies... Mi sa che è la scusa buona per rivederlo ;)
Ogni scusa è buona!
EliminaVisto 'per sbaglio' alle medie e subito amato. Adorabile <3
RispondiEliminaconfermo!
EliminaIo l'avrò visto mille volte e ancora ce ne saranno altrettante :)
RispondiEliminaE' un film che mi accompagna dall'infanzia e a cui sono legatissima, tanto che ogni volta che lo riguardo ora mi viene un magone colossale. Che brutto invecchiare!
RispondiEliminaAnche a me dall'infanzia :) Non esiste invecchiare, solo crescere
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