Come
premessa. Con
gli X-men sono rimasta un attimo indietro e, per esempio, gli spin
off su Wolverine non ricordo di averli visti. Qualcuno mi dice che
non ho perso nulla.
Ma
questo film aveva un trailer fighissimo, mi ispirava un sacco e non mi ha delusa, anzi è persino sorprendente.
Siamo
nel prossimo futuro, gli x-men non esistono più, non ne
nascono da molti anni e quello che si percepisce è un mondo sempre
più criminoso, distopico, dove “un tempo una brutta
giornata era solo una brutta giornata” ora invece serve una
costante anestesia agli effetti collaterali della vita.
Su
questo sfondo Logan fa l'autista, un po' come il Taxi
Driver di Scorsese anche lui è un reduce, un asociale,
disgustato in maniera apatica, è un insonne e una bomba ad
orologeria.
Il
film si intitola Logan e
in questo modo dichiara già da qui di non essere un altro
lungometraggio su Wolverine.
Wolverine
è il supereroe con gli artigli di adamantio, è “come lo
hanno fatto”, come altri lo hanno voluto, Logan invece è l'uomo
alla ricerca della sua autenticità. Quegli artigli che sono
la sua arma, sono anche la sua croce, da sempre. Gli sono stati
brutalmente imposti per farlo diventare qualcosa che lui non aveva
scelto di essere e ora lo stanno distruggendo anche fisicamente.
Wolverine
è un personaggio profondo, complesso, che nell'universo
supereroistico può dire molto e può farlo ancora oggi a
diciassette anni dalla sua prima comparsa al cinema. Questo film,
senza dubbio, lo dimostra. E dimostra anche che il cinefumetto può ancora sorprenderci e ha voglia di farlo.
Questo è violento e rabbioso perché nell'intimo di Logan sono
rimaste solo violenza e rabbia.
Le
sue cellule invecchiano così lentamente che è quasi immortale, ma
chi vorrebbe vivere per sempre, e vedere accanto a lui gli
altri, i luoghi e le ere morire; chi oserebbe, a tali condizioni,
amare?
Noi
abbiamo creduto all'eroe, ma ora l'eroe deve credere a sé
stesso, deve credere che la vita, la sua vita, abbia un
valore. Come può?
La
vita è amore. Cura per un padre malato, un luogo da chiamare
casa, mani da stringere, viaggi desiderati e mai fatti, persone che
nonostante tutto si vogliono bene, la grazia di un figlio.
Da
tutto questo il supereroe si è sempre dovuto difendere, ma l'uomo
non può morire senza aver vissuto. Allora in Logan si consumano due
momenti chiave, quelli di fronte ai quali è un faccia a faccia in
extremis con la vita e si deve scegliere se riconoscerla o
rinnegarla. Arriva l'addio a chi la vita gliel'ha donata anche
se qui non in senso biologico e soprattutto arriva Laura, una
bambina, la sua bambina, la sua occasione di accogliere la vita e
scoprire infine che sapore abbia. Scoperta che può rendere più
dolce persino la morte e dare un senso a quel dolore che fa
parte della vita stessa. Quel dolore che ti lacera la pelle quando
tiri fuori gli artigli per combattere per chi ami e per il prossimo,
ma ogni ferita col tempo si rimargina, è il vuoto che resta se non
agisci che non può essere colmato.
~ Qualcuno
arriverà... ~
~ Qualcuno
è già arrivato. ~
I
primi tre quarti di Logan sono mozzafiato sotto tutti i
punti di vista.
Non
scade nell'errore di darci spiegazioni riguardo al contesto o di
raccontarci con inutili spiegoni quel che è accaduto per filo
e per segno. Alcune cose siamo piacevolmente costretti ad intuirle,
ci vengono forniti giusto gli elementi chiave. Per il genere
fumettistico questo è un cambiamento non da poco.
Il
film si fonda sui tre personaggi protagonisti,
è un triangolo di relazioni dolce e drammatico. Logan e la piccola
Laura, che hanno molto dei Léon e Mathilda di Besson, sono la
primavera e l'autunno della vita, Xavier è l'inverno.
HughJackman, Patrick Stewart e la piccola Dafne Keen ci
regalano tre performance davvero intense, per un on the road movie
che raggiunge un momento di climax da brividi e poi svanisce
piano in un finale che ha qualche difetto che però
nell'insieme non riesce minimamente a scalfire la mia opinione
positiva sul film.
Infatti
nella prima parte i cattivi andavano bene così come erano,
poco caratterizzati e poco incisivi, tanto lo sguardo dello
spettatore doveva giustamente essere concentrato su altro. Mentre nel
finale, quando arriva il mandante, ovvero il supercattivo di turno,
non avrebbe guastato fare un lavoro un po' più di fino col
personaggio.
Inoltre
l'ultima parte crolla un tantino anche sul piano sceneggiatura,
il discorso sembra tirato via, non ci sono più quei piccoli indizi
che ti facevano cogliere abbondantemente tutti gli antefatti e il
contesto e così quell'incontro con gli altri mutanti bambini sembra
quasi fortuito, poco credibile. C'è anche poca chiarezza sul piano
linguistico. (Laura parla spagnolo, ma anche un po' inglese. Tutte le
infermiere dei bambini parlavano spagnolo, ma alla fine tutti i
bambini sembrano parlare inglese. C'è qualquadra che non cosa...)
Se
poi volete sapere la mia Laura avrebbe potuto non parlare
proprio, nella prima parte del film lei comunica benissimo, e le sue
comunicazioni evolvono e crescono anche senza bisogno della parola.
Capisco che continuare così avrebbe reso difficile rendere al meglio
ciò che accade nel finale, ma si poteva trovare uno stratagemma,
voglio dire, tra tutti quei mutantelli.
Comunque,
nonostante una goffaggine di trama proprio nel momento finale,
l'azione continua a tener tutto insieme ed è
quell'ammonizione finale di Logan a Laura a chiudere il
cerchio.
~ Non
essere come ti hanno fatta ~
Non
cedere al condizionamento continuo di chi ti vuole diverso da
quello che sei, da chi ti vuole utile al suo sporco gioco di potere,
cerca la donna che sei, sii l'uomo autentico e senti che cosa si
prova, che piccola ma grandissima sensazione è la vita.
But
touch my tears, with your lips
Touch my world, with your fingertips.
And we can have forever
And we can love forever
Touch my world, with your fingertips.
And we can have forever
And we can love forever
Visto al cinema qualche giorno fa. Mi ha portato mio padre per compagnia, pur sapendo che odio il genere e di film Marvel, forse, salverò solo gli Spider-Man. Strano ma vero, l'ho apprezzato moltissimo anch'io. E Stewart (e Johnny Cash) mi ha quasi commosso. Ne parlerò presto, spero. L'inizio delle lezioni stravolge tutto. :)
RispondiEliminaCapisco capisco! Anche il non inizio però. Mi trovo per la prima volta ad avere un po' di tempo libero e voglio fare così tante cose che per ora non ne ho fatta nessuna ;)
EliminaBeh, tra la recensione da me e questa da te... ora devo vederlo proprio :)
RispondiEliminaPeccato che scada un po' sul finale, anche avrei preferito un film che ci spinga sempre a intuirle, le cose...^^
Moz-
Sì, quello e il villain un po' inutile sono le uniche pecce. Ma nel complesso il film è molto coinvolgente e commovente!
EliminaSarà che purtroppo non hanno potuto usare altri personaggi Marvel, perché nel fumetto i villain sono fichissimi...
EliminaMoz-
Ah io non conosco i fumetti.
Eliminama in realtà l'idea potenzialmente valida c'è anche qui, bastava dargli qualche tocco in più. Ma se non hai visto il film non ti dico cosa intendo, se no faccio spoiler ;-)
Ti dirò Sam, trovo sempre più coinvolgenti le tue recensioni. Logan è un personaggio che ha ben poco dell'eroe di fumetto, bensì fa emergere l'eroe umano, quello che, con tutti i suoi difetti, si mette in gioco nelle relazioni più che con le azioni.
RispondiEliminaBello il parallelo con Léon! Ho apprezzato anche il climax e mi sono lasciato trasportare dal fiume di sentimenti: dalla frustrazione e cinica illusione di Logan all'ingenuità della piccola e del vecchio. Questi ultimi due personaggi, molto più in sintonia di quanto si pensi (come con Wolverine nel primo X-man), in comunicazione telepatica. E forse è per questo che la bambina nella seconda parte del film parla più lingue.
Nel complesso il film "Logan" mi è piaciuto anche con le sue incongruenze, un po'come il protagonista!
BW
Grazie BW, mi fa piacere sapere il pensiero di chi legge ciò che scrivo!
EliminaE sì questo film è davvero coinvolgente, per tutta la prima parte non molla un secondo e nonostante i piccoli difetti se ne esce super soddisfatti :)
l'ho visto ieri pomeriggio in un cinema gremito di nerd che non ha creduto alla maschera che ha fatto presente che non c'era scena dopo i titoli di coda...
RispondiEliminami è piaciuto davvero tanto, anche se il finale mi ha lasciata profondissimamente insoddisfatta... ma solo perché io sono una Marvelliana di quelle che non mollano mai, e che la saga possa finire, no, che Woolverine possa non esserci più... oh no!
Eheheh Patalice, non han creduto nemmeno a me i miei compagni di visione quando ho detto che non ci sarebbe stata di sicuro. ;)
EliminaE anche loro hanno detto proprio:"nooo deve esserci una scena post credits, Wolverine non può essere morto davvero!"
Bellissimo, finalmente un film in grado di cogliere l'essenza di Logan uomo prima ancora che supereroe. Laura e Xavier, poi, caratterizzati alla perfezione. Ho trovato anche io un po' bruttino il confronto finale con X-24 e quel povero Richard E. Grant inutile come pochi ma ciò non toglie che Mangold ha fatto davvero un lavoro egregio :)
RispondiEliminaUn lavoro che ci è molto piaciuto!
EliminaC'è da dire che forse enfatizzare di più il villain avrebbe tolto spazio al resto, quindi chissà, magari è andata meglio così
D'accordo anche io sul fatto che enfatizzare il villain sarebbe stato forse controproducente. Il film non vuole parlare della solita lotta contro il boss di turno, quindi ci sta che sia meno caratterizzato. Funge solo da pretesto fondamentalmente
EliminaGià!
EliminaPoi questo non toglie che nel finale ci sia qualche debolezza, ma nel complesso centra il punto eccome!
Lo spero proprio che sia un punto zero per i film sui super eroi! :)
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