Lee
fa il tuttofare, conduce un'esistenza misera, è solo e sembra aver
rinunciato da tempo alla sfida con la vita. Un giorno muore il
fratello, da tempo malato di cuore, così lui si trova costretto a
tornare a Manchester-by-the-Sea, sua città d'origine e luogo dove il
nipote sedicenne è appena rimasto orfano.
Qui
Lee (scusate il gioco di parole) sarà costretto a riaffrontare i
mostri da cui scappava, ma non tutti i mostri possono essere
sconfitti.
Devo
premettere che non sopporto l'enfatizzazione facile della scena
drammatica col rallentatore e musica barocca di sottofondo. (credo di
averlo già detto per Forza Maggiore) Mi fa proprio venire prurito!
Inoltre,
come gusto personale, non amo questo tipo di racconto. Non
fraintendetemi, adoro il realismo quando è fatto bene, e qui è una
bomba. I dialoghi veri e veramente sentiti dagli interpreti sono
la cosa migliore di questo film. Sembrerà un dettaglio, ma è un
dettaglio da Oscar.
Però
queste storie drammatiche con quel micro spostamento sul finale non
le capisco. Non rispondetemi con “la vita è così”. Ho anch'io
una vita. Il film è finzione, deve comunicare, non essere una
didascalia.
Per
me, o fai una tragedia o fai una commedia. (Così sembro troppo
estremista?)
Non
mi raccontate che è un film catartico, perché per me non lo è.
L'unico possibile momento catartico di questo film è quello
centrale, quello in cui finalmente comprendiamo l'enorme afflizione
del protagonista. Per cui penso che il mio parere su questo film si
sarebbe ribaltato se la suddetta rivelazione fosse arrivata più
avanti.
Abbiate
pietà per le mie tre stelline, rispecchiano un gusto personale, ma i
meriti di quest'opera so vederli anch'io. Ve lo dimostro:
- Ha il merito di non trasformare un racconto sul dolore in una lunga lagna sulla sfiga (also known as #maiunagioia)
- Casey Affleck e Michelle Williams sono strepitosi e necessari
- La verosimiglianza. E badate che non è facile accontentarmi su questo punto
Motivi
per cui, in alcune delle sei candidature agli Oscar, avrà anche il mio supporto.
(Scusa Andrew, so che ti sei impegnato un sacco... dai, anche se vinci
tu son contenta!)
In
conclusione, caro Lonergan, questo era solo il primo film tuo che
io vedevo, ora ne recupererò un altro. Perché bravo sei bravo, ma
spero di trovarne uno più estremo, dai confini più netti, come
piace a me. Se così non sarà mi accontenterò di gustare quella perfetta poetica della verosimiglianza.
Capisco la storia dei "confini più netti", ma il film parla di cicatrici che non si chiuderanno mai, alla fine, quindi non era il caso secondo me di darci l'ennesima storia di dolore e redenzione (Demolition è uscito giusto qualche mese fa, abbastanza inosservato). Io farò invano il tifo per Manchester, nella categoria Miglior Film, perché è grandissimo cinema con una storia come tante. E i commenti musicali così invadenti danno un po' fastidio pure a me, sì, ma Albinoni mi concilia la lacrima pure se lo mettono come colonna sonora di Dora L'eploratrice. :)
RispondiEliminaNon ho presente Demolition infatti! XD
EliminaSì, è certo uno dei suoi meriti il non esagerare, non facile se si parla di dolore.
Mi mancano ancora due film candidati a miglior film, per cui non ho ancora deciso.
Invece su miglior attore non c'è gara, in questo film Affleck è perfetto!
Non l'ho ancora visto, ma sebbene sia un tipo di film comunque diverso da quelli che amo guardare di solito, mi ha ispirato molto fin dal primo trailer visto. Spero di poterlo recuperare presto.
RispondiEliminaAnche diverso da quelli che amo io, ma comunque ho preso l'abitudine di guardare un po' di tutto...
EliminaE ne riconosco i meriti, ma non posso prescindere più di tanto dal mio gusto personale :)
D'accordo con il tuo giudizio. Discreto film, con discrete prove attoriali. Però, nel complesso (e scusa il francese), una mattonata nei cogl***i allucinante!
RispondiEliminaè così ;)
EliminaNon credo che lo rivedrò! Anche se ne posso riconoscere la buona fattura!