mercoledì 30 novembre 2016

Snowden

Probabilmente nel 2013 non leggevo i giornali perché di Edward Snowden io non ricordavo nulla. É un giovanissimo informatico americano che ad un certo punto della sua carriera, mentre collaborava con l'NSA, l'organismo governativo per la sicurezza nazionale negli USA, ha deciso di divulgare documenti e informazioni che mettevano in luce una vera e propria sorveglianza di massa e non solo su cittadini del suo paese. É finito appunto sui suddetti giornali.
Ora, non è che io sia ferratissima sull'argomento sorveglianza di massa, e non ho nemmeno visto il premiato documentario Citizenfour, che pare racconti in maniera molto esaustiva i fatti legati alle rivelazioni di Snowden. Tuttavia alla fine del film di Oliver Stone ho avuto la sensazione che al quadro mancasse qualcosa di importante.
Il film è bello, costruito in maniera piuttosto avvincente, montaggio e fotografia intriganti e Joseph Gordon Levitt fa un ottimo lavoro. Insomma mi è piaciuto, ma sul piano contenutistico mi ha lasciato un po' impensierita. C'è qualcosa che stona, o meglio, che risuona a vuoto.
É un film molto retorico più che tecnico o biografico, e questo non è un problema; infatti non doveva essere un documentario, ma un film. Per cui aveva il dovere fondamentale di raccontare qualcosa sull'argomento, lasciare un messaggio, permetterci un ragionamento, più che spiegare a prescindere fatti e implicazioni.
Dunque che cosa racconta il film Snowden? Dov'è che mi è parso risuonasse a vuoto?
Alzi la mano chi avendo visto questo film ha capito cosa sia questa sorveglianza di massa, e intendo capito davvero, ammesso e non concesso che si possa realisticamente avere un quadro esaustivo della situazione.
Io di solito per capire qualcosa vorrei sapere un chi, un cosa, un come, un quando, da quanto, e soprattutto un perché. Il film a mio parere incespica nel tentativo di spiegare tutto ciò.
Quando Edward Snowden cerca di dire alla fidanzata che sono controllati e lei gli risponde “Io non ho nulla da nascondere”, a quel punto lo spettatore si aspetterebbe una bella riflessione, qualcosa che gli faccia capire che non è di quello che si sta parlando e probabilmente nemmeno di semplice privacy. Invece il nostro giovane informatico, nel film, le risponde che tutti hanno qualcosa da nascondere, lei per esempio chatta con altri uomini single su un sito di incontri. Davvero? É questo il punto? Forse anche, ma sicuramente non solo.
Poi, sempre lo Snowden del film, vorrebbe che la sua ragazza non avesse sul suo computer foto osé e si preoccupa della web-cam puntata verso di loro mentre fanno l'amore.
Insomma mi è parso che il film portasse a fare una semplificazione probabilmente fuorviante. Ovvio che nel caso di Snowden e fidanzata era anche sicuramente la violazione della loro intimità il problema, ma questa raccolta di dati a strascico che ha voluto denunciare cosa comporta realmente?
A me il “cosa” sfugge ancora, posso fare delle ipotesi, ma non avrebbe dovuto farle il film? Esistono alcuni dati che non solo sono personali, ma sono informazioni sensibili e oggi a maggior ragione sono in gran parte e per la maggior parte degli individui facilmente rintracciabili. Quanto guadagniamo, che livello di istruzione abbiamo, che malattie, che luoghi frequentiamo, dove acquistiamo, cosa votiamo... e poi non lo so, mi sono già spinta troppo oltre la mia comprensione e conoscenza dell'argomento. Mi vien solo da dire che l'informazione è potere (e per potere in questo caso non intendo quello supereroistico da cui derivano le grandi responsabilità) e probabilmente oggigiorno è anche denaro, ovviamente c'è chi pagherebbe per sapere certe cose sulla gente, e forse quello su cui dovremmo riflettere è anche questo. 
Vi è sembrato che Snowden di Stone sviscerasse a sufficienza la materia? A me non tanto. Tuttavia il film non è male, e probabilmente mi è parso che il racconto non si concentrasse sul nocciolo del problema solo perchè in realtà del problema io non so nulla. Per cui mi documenterò.


9 commenti:

  1. Anche secondo me è rimasto in superficie, ma fa salire il livello della paranoia, quello bisogna dirlo ;-) In ogni caso, era tanto che non vedevo un bel film di Oliviero Pietra, quindi sono contento di vederlo di nuovo a buon livello. Cheers!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io non ho visto quasi niente di suo, devo ammettere ;)

      Elimina
  2. Se si parla di capirci qualcosa di più rispetto a quello che intuivo già prima diciamo che Snowden non ha approfondito molto. Che dire, aspetterò di recuperare Citizenfour, chissà quando...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. anch'io! Ce l'ho già lì pronto da vedere... serve il momento adatto ad un documentario però ;)

      Elimina
  3. non l'ho visto, preferendogli "3 generations", però mi incuriosiva alquanto il trailer di questo film...
    e mi sa che farò in modo di vederlo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il film secondo me è fatto bene per cui vale la pena, se poi si spera di rifelttere sull'argomento in un certo modo si può restare delusi ;)

      Elimina
  4. a me è piaciuto molto: sapevo poco e nulla di snowden e sono uscita decisamente spaventata da questa visione.

    Puoi firmare l'appello di Amnesty per Snowden sul loro sito, lo sai? :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì sì Amnesty lo ha scritto nei titoli di testa ;)

      Elimina
    2. Sì sì Amnesty lo ha scritto nei titoli di testa ;)

      Elimina

DITE LA VOSTRA CHE HO DETTO LA MIA!