“A tutti i
fratelli del mondo” così recita la dedica a fine film; per cui
chi meglio di me per recensire Sing Street sul blog di
mia sorella?
Sing Street è
un film di John Carney, di cui già avevo visto e apprezzato
Tutto può cambiare (2014), ma questo film mi ha
colpito di più del precedente.
La musica aveva
un ruolo chiave già in Tutto può cambiare, ma in Sing
Street diventa la protagonista indiscussa che accompagna Conor,
un giovane ragazzo irlandese lungo un percorso di crescita che
lo porterà a capire l'importanza del cercare la propria strada con
determinazione.
Il film è ambientato
alla fine degli anni '80 e racconta della nascita dei “Sing
street”, la band di Conor, che lui definisce futurista e che
fonderà quasi per caso, ma che si rivelerà essere una parte molto
importante della sua vita. In tutto questo avrà un ruolo
fondamentale suo fratello maggiore, Brendan, grande appassionato di
musica rock, ma soprattutto uno che sa cosa vuol dire mettere
da parte un sogno. Infatti lui farà il possibile, probabilmente
mascherando un pizzico di invidia, affinché non succeda lo stesso al
fratello.
É molto bella secondo
me la metafora della ricerca del proprio stile musicale come invito a
cercare sé stessi, a trovare qualcosa che ti rappresenti
davvero. Conor si definisce fin dall’inizio futurista, ma in realtà
è alla ricerca del suo stile e di sé stesso, probabilmente è
proprio questo quello che intende dire inconsapevolmente con la
parola futurista: il desiderio di guardare al futuro! Per lui
il presente è stare ai dettami di una società che gli impone
perfino il colore delle scarpe e di un contesto familiare pesante del
quale i figli, ognuno nella propria misura, diventano vittime, ma il
futuro? Il futuro è pieno di possibilità ed è Brendan che lo fa
capire al fratello.
Non ci sono certezze,
sia ben chiaro, la vita riserva anche cocenti delusioni, ma è bene
cogliere ogni singola opportunità e giocarsela fino in fondo.
E se qualcosa va storto al massimo sarà stata un'avventura. Raphina,
la protagonista femminile, rappresenta un po' questo, infatti quando
Conor si presenta alla sua porta e chiede “Ti va un’avventura?”
lei si chiude subito la porta alle spalle, pronta a partire.
Questo film tocca
molti temi e problematiche senza mai farli diventare centrali per non
appesantire la trama del film. La leggerezza è data anche e
soprattutto dalla musica, è lei a riportare serenità e leggerezza
in un contesto e in un'epoca così pesanti. La musica di quegli
anni (The cure, Clash, Duran Duran, a-ha… e tanti
ancora) quasi sempre proposta da Brendan, fa da colonna sonora a
tutto il film, ma spiccano anche le canzoni originali, per
altro scritte dal regista stesso insieme a Gary Clark.
Nel complesso il film
mi ha davvero sorpreso, carino senza essere pretenzioso, semplice
senza risultare banale. É un invito a cercare la propria strada e
a crederci profondamente. “Corri come se l'avessi rubata”
consiglia Brendan a Conor che poi lo citerà nel testo di una sua
canzone:
This is your life, you can go
anywhere
you gotta grab the wheel and
own it
and drive it like you stole
it!
Inoltre è un inno al
valore dell'individualità, come ricordano i membri di una
band, tutti diversi, ognuno col suo strumento e il suo costume di
scena. Infine, senza volerci leggere più di quanto non voglia dire,
è pieno di speranza. Il film ci mostra i sogni dei ragazzi ma
non ci dice come andrà a finire, però trasmette un grande senso di
fiducia, e anche se molti avrebbero preferito un finale più cinico e
realista io credo che ogni tanto un po' di speranza faccia bene al
cuore, ancora meglio se accompagnata da una dose di buona musica.
Anna
Ah ma allora la critica cinefila scorre in famiglia!! :P
RispondiEliminaSing Street è davvero un film adorabile e del fratellone dai sogni spezzati mi sono assolutamente innamorata: probabilmente lui non uscirà mai da Dublino ma almeno non si pentirà di aver aiutato il fratello a scappare e (provare a) vivere la sua vita!
Non so proprio come le sia venuto in mente di scrivere una recensione in realtà ;-)
EliminaIo lo devo ancora vedere!
Film adorabile! concordo con la tua recensione, anche se a me invece è piaciuto di più Tutto può cambiare ;)
RispondiEliminaA me mancano ancora entrambi... devo mettermi in pari! :)
EliminaUn film tanto semplice quanto profondo. Una tempesta di emozioni quelle amate canzoni anni '80... (evergreen).
RispondiEliminaImpossibile non canticchiarle, così come impossibile non farsi travolgere dalle ambizioni e dalla determinazione del giovane protagonista! Un capolavoro che fa leva sull'animo ingenuo dello spettatore, e come un indovinello lo sprona a cercare la soluzione dentro di sé.
"The riddle of the model"
BW
assolutamente nulla da aggiungere!
EliminaDopo che lo ha commentato mia sorello lo ho visto anch'io ed è uno dei più apprezzati degli ultimi mesi :D