giovedì 17 novembre 2016

Guest Post: LA VITA È TUA, MA TU CORRI COME SE L’AVESSI RUBATA

A tutti i fratelli del mondo” così recita la dedica a fine film; per cui chi meglio di me per recensire Sing Street sul blog di mia sorella?


Sing Street è un film di John Carney, di cui già avevo visto e apprezzato Tutto può cambiare (2014), ma questo film mi ha colpito di più del precedente.
La musica aveva un ruolo chiave già in Tutto può cambiare, ma in Sing Street diventa la protagonista indiscussa che accompagna Conor, un giovane ragazzo irlandese lungo un percorso di crescita che lo porterà a capire l'importanza del cercare la propria strada con determinazione.
Il film è ambientato alla fine degli anni '80 e racconta della nascita dei “Sing street”, la band di Conor, che lui definisce futurista e che fonderà quasi per caso, ma che si rivelerà essere una parte molto importante della sua vita. In tutto questo avrà un ruolo fondamentale suo fratello maggiore, Brendan, grande appassionato di musica rock, ma soprattutto uno che sa cosa vuol dire mettere da parte un sogno. Infatti lui farà il possibile, probabilmente mascherando un pizzico di invidia, affinché non succeda lo stesso al fratello.
É molto bella secondo me la metafora della ricerca del proprio stile musicale come invito a cercare sé stessi, a trovare qualcosa che ti rappresenti davvero. Conor si definisce fin dall’inizio futurista, ma in realtà è alla ricerca del suo stile e di sé stesso, probabilmente è proprio questo quello che intende dire inconsapevolmente con la parola futurista: il desiderio di guardare al futuro! Per lui il presente è stare ai dettami di una società che gli impone perfino il colore delle scarpe e di un contesto familiare pesante del quale i figli, ognuno nella propria misura, diventano vittime, ma il futuro? Il futuro è pieno di possibilità ed è Brendan che lo fa capire al fratello.
Non ci sono certezze, sia ben chiaro, la vita riserva anche cocenti delusioni, ma è bene cogliere ogni singola opportunità e giocarsela fino in fondo. E se qualcosa va storto al massimo sarà stata un'avventura. Raphina, la protagonista femminile, rappresenta un po' questo, infatti quando Conor si presenta alla sua porta e chiede “Ti va un’avventura?” lei si chiude subito la porta alle spalle, pronta a partire.
Questo film tocca molti temi e problematiche senza mai farli diventare centrali per non appesantire la trama del film. La leggerezza è data anche e soprattutto dalla musica, è lei a riportare serenità e leggerezza in un contesto e in un'epoca così pesanti. La musica di quegli anni (The cure, Clash, Duran Duran, a-ha… e tanti ancora) quasi sempre proposta da Brendan, fa da colonna sonora a tutto il film, ma spiccano anche le canzoni originali, per altro scritte dal regista stesso insieme a Gary Clark.
Nel complesso il film mi ha davvero sorpreso, carino senza essere pretenzioso, semplice senza risultare banale. É un invito a cercare la propria strada e a crederci profondamente. “Corri come se l'avessi rubata” consiglia Brendan a Conor che poi lo citerà nel testo di una sua canzone: 
 
This is your life, you can go anywhere
you gotta grab the wheel and own it
and drive it like you stole it!

Inoltre è un inno al valore dell'individualità, come ricordano i membri di una band, tutti diversi, ognuno col suo strumento e il suo costume di scena. Infine, senza volerci leggere più di quanto non voglia dire, è pieno di speranza. Il film ci mostra i sogni dei ragazzi ma non ci dice come andrà a finire, però trasmette un grande senso di fiducia, e anche se molti avrebbero preferito un finale più cinico e realista io credo che ogni tanto un po' di speranza faccia bene al cuore, ancora meglio se accompagnata da una dose di buona musica.
Anna

 

6 commenti:

  1. Ah ma allora la critica cinefila scorre in famiglia!! :P
    Sing Street è davvero un film adorabile e del fratellone dai sogni spezzati mi sono assolutamente innamorata: probabilmente lui non uscirà mai da Dublino ma almeno non si pentirà di aver aiutato il fratello a scappare e (provare a) vivere la sua vita!

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    1. Non so proprio come le sia venuto in mente di scrivere una recensione in realtà ;-)
      Io lo devo ancora vedere!

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  2. Film adorabile! concordo con la tua recensione, anche se a me invece è piaciuto di più Tutto può cambiare ;)

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    1. A me mancano ancora entrambi... devo mettermi in pari! :)

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  3. Un film tanto semplice quanto profondo. Una tempesta di emozioni quelle amate canzoni anni '80... (evergreen).
    Impossibile non canticchiarle, così come impossibile non farsi travolgere dalle ambizioni e dalla determinazione del giovane protagonista! Un capolavoro che fa leva sull'animo ingenuo dello spettatore, e come un indovinello lo sprona a cercare la soluzione dentro di sé.
    "The riddle of the model"

    BW

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    1. assolutamente nulla da aggiungere!
      Dopo che lo ha commentato mia sorello lo ho visto anch'io ed è uno dei più apprezzati degli ultimi mesi :D

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