Looper e il caso dello scambio di titoli con Predestination

Produzione USA|2012

Regia e sceneggiatura Rian Johnson

Con Joseph Gordon-Levitt|Bruce Willis|Emily Blunt|Paul Dano

Con tutto questo parlare di Predestination sono stati citati, tra le altre cose, molti titoli di film che presentano la tematica del viaggio nel tempo e del paradosso temporale e alcuni che non avevo mai visto hanno catturato la mia attenzione. Così ho avuto modo di recuperare Looper.

A chi li ha visti entrambi: non sarebbe stato tutto più sensato se questo si fosse chiamato Predestination e Predestination si fosse chiamato Looper? Dipende dai punti di vista in fin dei cont...

“Ho visto spianarsi davanti a lui la strada sbagliata. E quella strada è un cerchio... Che gira in tondo... Così l'ho spezzato.” 

Il contesto del film è il seguente: siamo nel futuro ed è un futuro in cui la povertà e il degrado circondano i pochi che non vivono ancora vagabondando. Tra questi ci sono i looper, assassini per professione, quasi tutti dipendenti da sostanze allucinogene. I looper sono sì assassini, ma di un tipo piuttosto particolare. Infatti essi uccidono per conto della criminalità organizzata del futuro ancora più futuro, che usa una macchina del tempo per mandare le loro vittime nel passato, unico modo per fare un “lavoro pulito” in un era in cui la tecnologia ha reso semplicissimo rintracciare e identificare i corpi. Sempre nell'idea del lavoro pulito i looper sanno che ad un certo punto l'uomo che uccideranno sarà il loro alter ego del futuro, loro lo chiamano "chiudere il loop" perché insieme a questo assassinio gli viene dato l'ultimo nonché il più cospicuo pagamento e possono così cominciare a vivere la loro pensione fino al giorno in cui li verranno a prendere per spedirli nel passato a morire. Per gli uomini dietro all'organizzazione questa è l'ultima assicurazione di occultare ogni traccia dei loro criminosi movimenti.

Questo film è l'ennesima prova del fatto che Bruce Willis non accetterà mai un copione in cui non si trovi completamente ricoperto di sangue in almeno una scena, ma è anche un film d'azione con venatura thriller e in sfondo, esplicitata soprattutto coll'uso della voce narrante, vi è persino una leggera componente drammatica. É tutto molto godibile e avvincente anche se non tocca vette particolarmente elevate, ma nemmeno ha la distruttiva pretesa di farlo senza avere gli strumenti adeguati, cosa che senza dubbio denota un punto a suo favore.

Sceneggiatura e regia sono di un tal Rian Johnson che prima d'oggi non avevo sentito nominare e che non ha attualmente molti titoli in curicculum, ma per quanto mi riguarda qui si è comportato piuttosto bene.

La cosa più interessante è quell'aurea di novità che ha il soggetto: non il fatto che il caro Bruce possa ritrovarsi faccia a faccia con il sé stesso giovane, cosa che accade in ben altri due film che io ricordi, bensì l'uso del viaggio nel tempo non per motivi scientifici, non per motivi umanitari, ma per motivi delittuosi. La cosa è intrigante. É una novità ai miei occhi (che han visto poco e letto poco), ma magari un maggiore esperto nel genere mi dirà di quanti l'hanno già sperimentato prima.

Tuttavia non è da qui che parte la storia, questo risulta essere più che altro un pretesto e la cosa potrebbe a tratti risultare un difetto, come se la tematica forte fosse accantonata per tutto il film. Ma in fin dei conti secondo me Looper racconta al meglio delle sue possibilità la sua storia e lascia generosamente la propria riflessione allo spettatore. E tanto basta.

Della storia ho preferito non anticiparvi nulla perché è bello scoprirla man mano, così come sceglie di narrarla lo sceneggiatore. Ciò che posso dire è che per quanto è nuovo il punto di vista sul viaggio nel tempo, tanto è tipica la riflessione che scaturisce dal racconto: da cosa dipende il nostro futuro? Se siamo malvagi è perché eravamo predestinati ad esserlo? Forse ci sono delle variabili da considerare, forse avere accanto la persona giusta al momento giusto conta molto: che sia quella che ci mette sin da subito sulla buona strada o quella che ci salva dall'oblio quando siamo caduti più in basso che mai.

Il fatto che queste tematiche siano già sentite non rende il film poco interessante, anzi sono trattate in maniera piuttosto esplicita e più elementare del solito. Cosa che ho trovato sorprendentemente stimolante.

Nella mia pignoleria posso dire che con una sceneggiatura più curata e forse con un tocco più deciso nella caratterizzazione dei personaggi questo Looper poteva essere cento volte meglio. Sono però difetti che si notano poi a mente fredda, durante il film il resto basta ad appassionare.

In conclusione mi è piaciuto ed è un 7/8.