Torno
al mio posticino su internet un po' vergognandomi e il motivo è
questo:
Non
commento, sono molto delusa da Sam! Ma ho tanta voglia di recuperare
anche se poco tempo per farlo. Riuscirò a mettere due cifre di
fianco a novembre? Chi vivrà vedrà.
Ho
diviso circa per generi i film che ho visto nell'ultimo mese di cui
non ho parlato ed ecco qui il primo gruppo. Ne parlerò molto brevemente.
Oggi si parla di thriller!
Prisoners
- 2013, Denis Villeneuve
Ingredienti:
Thriller drammatico, bambini rapiti, il dolore per una simile
tragedia che trasforma gli uomini e le donne, il dolore di quei
bambini una volta cresciuti.
É
senza dubbio un film con la effe maiuscola questo Prisoners,
anche se verso metà film ne ho dubitato e i dubbi che ho avuto erano
giustificati e ne costituiscono la pecca vera. Infatti ad un certo punto
cominciano ad esserci un po' troppi dettagli che è chiaro che
probabilmente non troveranno tutti una loro risoluzione, c'è un
momento in cui la storia si disgrega troppo e questo assieme al suo
ritmo fino a questo punto lento e costante non aiuta a tenere alta
l'attenzione.
Come detto il ritmo era lento e costante ma, nel mentre,
un'ottima accoppiata tra regia e fotografia faceva salire e scendere
la tensione a suo piacere.
La
parte finale tuttavia è davvero degna di nota e dà anche una
sferzata di ritmo al racconto, cosa che non gli fa per nulla male. Notevole è anche
l'interpretazione di Jake Gyllenhaal, che per l'occasione si fa
venire un tic agli occhi, sapientemente sfruttato per la presentazione di un protagonista che dipende quasi interamente
dalla sua recitazione.
La
storia poi segue un binario piuttosto drammatico e lo fa solo
attraverso la caratterizzazione dei personaggi e del loro modo di
reagire al dolore della perdita, della mancanza o in generale di
reagire alla vita, così lo spettatore deve fare i conti anche con i
loro evidenti drammi interiori. É una maniera sicuramente difficile
di raccontare, a mio avviso non sempre controllata benissimo, ancora
una volta per il motivo dei tanti dettagli non giustificati, ma
questa in fin dei conti non è una pecca predominante nell'economia
del film, che infatti fa davvero bene il suo dovere.
Avviso
ai naviganti: Prisoners sconfina spesso e volentieri
nell'horror, ma è tutt'altra cosa.
Voto:
7/8
I
bambini di Cold Rock (The Tall Man) - 2012, Pascal Laugier
Ingredienti:
bambini scomparsi, una linea sottile tra giusto e sbagliato, buoni e
cattivi che si confondono.
!Spoiler
Alert!
I
bambini di Cold Rock mi ha lasciata un attimo interdetta, non
sapevo bene se mi fosse piaciuto o meno e se sì perché. Pensandoci
direi che il film si fa guardare piuttosto bene, ma qualcosa mi ha
disturbata.
Interessante
è la sua struttura che, dopo un inizio che faceva presagire uno
svolgimento classico, un colpo di scena inaspettato ti catapulta in
una dimensione diversa e cominci a farti domande diverse. Il finale
tuttavia è un po' debole: scivola troppo velocemente verso la
rivelazione dell'intrigo ed è poco incisivo.
É
lo script, con dettagli poco curati e personaggi poco approfonditi, a
non essere più all'altezza di una struttura interessante. Inoltre
alla fine il film lascia scombussolati perché non si riesce a scegliere
un personaggio in cui identificarsi, uno dal cui punto di vista
guardare il racconto. Forse questo è voluto o forse no, ma a mio
avviso un minimo di indicazioni in più per lo spettatore avrebbero
solo reso più appetibile la visione.
Avviso
ai naviganti: Credo sia il tocco francese che lo rende così
ambiguo, borderline, che mi fa dire che non sono sicura che mi sia
piaciuto.
Voto:
6/7
Punto d'impatto (The ledge) – 2011, Matthew Chapman
Ingredienti:
tradimento, follia, fanatismo
Mi
dispiace molto che Punto d'impatto sia stato una delusione,
perché me lo aveva consigliato Sofàsophia in quel post (Come quando hai voglia di vedere un buon film) che scrissi tempo fa (sì,
non ho dimenticato tutti i vostri gentili consigli, pian piano vedrò e commenterò tutto, giurin giurello!). D'altronde la prima scelta di Sofàsophia su cosa consigliarmi era
ricaduta su Nolan e lì avrebbe beccato in pieno cosa può
piacere a Sam.
Credo
proprio che questo film lo abbiamo visto con spirito davvero diverso
perché a me anziché lasciare senza parole ha infastidito, in senso
negativo, l'ho trovato insignificante sotto tutti i punti di vista.
Prima
di tutto la storia è banale o meglio evanescente, diciamo che la
storia quasi non c'è. Ciò che c'è è solo una lunga serie di
luoghi comuni messi assieme in modo davvero poco interessante.
Il
film si apre con un uomo in piedi sul cornicione di un alto palazzo
ed è in procinto di buttarsi. Sarà lui a raccontare la sua storia
ad un negoziatore chiamato per persuaderlo a non compiere l'estremo
gesto. Un pretesto simile può offrire la possibilità di narrare qualsiasi cosa in maniera tesa, drammatica, forte, ma nemmeno questo vantaggio viene sfruttato. Basti sapere che i due a momenti mantengono la stessa posizione e lo stesso tono di voce per tutte queste scene di cornice.
Con
un minimo di acume si può presupporre che il film volesse essere una
critica al fanatismo religioso, ma davvero questa era la storia per
parlarne? Questi i personaggi? Questi i dialoghi? Io credo proprio di no.
Avviso
ai naviganti: davvero, potete evitare, fidatevi.
Voto:
4
Visti tutti e tre. Brutto l'ultimo, bello ma un po' irrisolto Prisoners, affascinante quel The Tall Man con una Biel bravissima.
RispondiEliminaio non l'ho trovato irrisolto, alcuni, troppi dettagli lo sono, ma il film in sè si conclude e secondo me anche bene! Mi è piaciuta la fine :)
Eliminasì, in realtà sugli aggettivi che rivolgi a the tall man potrei essere d'accordo, ma non so, ha i suoi lati positivi...
RispondiEliminaPrisoners per me magnifico sotto tutti o quasi i punti di vista.
RispondiEliminaThe Tall Man se la cava bene, anche se non è certo eccezionale.
Il terzo mi manca.
devo ammettere che se il terzo ti manca non ti manca nulla di essenziale ;)
EliminaAaah Prisoners!! Quanto vorrei rivederlo! Mi era piaciuto davvero tanto!
RispondiEliminaCoinvolge bene! :D
EliminaPrisoners mi è piaciuto molto; film lungo ma non un minuto di noia.
RispondiEliminaI bambini di Cold Rock carino, ma niente di che e la prova è che sono andato a leggere la trama su wiki per ricordarmelo :D
Anch'io non l'ho trovato noioso, mentre ho trovato un po' più scialbo The tallman.
Eliminainvece ne parlavo con un'amica e lei ha detto proprio il contrario. Molti hanno trovato Prisoners lento, per me era il suo ritmo naturale e la tensione c'era eccome! :)
C'è la tensione data dal susseguirsi degli eventi in maniera frenetica e la tensione data dalla lentezza, perché vorresti che la situazione evolvesse più velocemente, ma ciò non avvenendo ti crea appunto tensione. Per questo film è come dici tu, non avrebbe avuto senso uno sviluppo adrenalinico dei fatti.
Eliminasì, concordo! :)
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