SPOILER
ALERT (per i più pignoli)
Siamo
a Los Angeles, La La Land o city of stars, e Mia (Emma Stone) e Sebastian (Ryan Gosling)
inseguono a fatica i loro sogni in questa città che sembra
brillare per loro. Si incontrano per caso più volte e finiscono per
innamorarsi. Ma il grande amore è uno solo e chiede di
dedicarvisi completamente.
Non
parlerò degli aspetti tecnici, ormai lo avrete letto dovunque
che questo film è fatto davvero bene. Lo confermo anch'io. Il
giovanissimo Damien Chazelle e i suoi collaboratori sanno il
fatto loro e il lavoro, non semplice, è svolto in maniera bella e
precisa.
Parlerò
invece del fatto che ha emozionato un po' tutti, ma
soprattutto del fatto che ci è riuscito con me. Come sensazioni mi
ha ricordato un'altra recente visione, l'irlandese Sing Street.
Con la differenza che La La Land
è Hollywood, è la città
delle stelle, quella che luccica e fa luccicare i nostri occhi fin da
quando eravamo piccoli. Proprio su questo punta l'inizio del film: è
nostalgia per
un genere che ormai accostiamo ad un'epoca che non c'è più e che
aveva un gusto tutto diverso.
Non
si può dire musical senza dire Hollywood, ma La La Land non
è solo un musical, è
una matrioska.
La
forza di questo film arriva col finale, quando Chazelle
ribalta tutto come un calzino, è cinema, un'illusione
nell'illusione, ed è il momento in cui capisci che la visione
valeva davvero la pena, che non era nulla di “solito”, che è un
film da un giovane dedicato ai giovani.
Fino
a quel momento finale la convinzione di chi guarda è quella di aver
visto una commedia musicale fatta di citazioni al grande musical
hollywoodiano con simpatici guizzi di modernità, poi suona una
sveglia che ci ricorda che siamo al cinema nel 2017. Il vero musical
ci viene mostrato in qualche minuto, è quello senza i tempi
d'attesa, che passa da uno sfondo colorato ad un altro, quello di un
bacio a una sconosciuta in mezzo ad un ristorante, senza rabbia,
senza litigi e senza platee vuote, dove l'amore finisce comunque con
un per sempre. É la fantasia, è solamente un sogno ad occhi
aperti. Allora la realtà?
In
questo nuovo millennio, in cui il cinema preferisce il “tratto da
un incredibile storia vera”, perché si rende conto, come tutti
noi, di come la realtà riesca sempre, spesso drammaticamente, a
superare l'immaginazione, Chazelle, giovane che parla ai giovani, ci
dice, “non vi preoccupate!”. Dice che possiamo ancora fare
arte luccicante e piena di colori, possiamo ancora ridere e
scherzare, dobbiamo farlo, dobbiamo farlo guardando al passato per
costruire il nuovo! Come? Lui ci da due risposte: il Jazz (in
rappresentanza di un'arte che deve essere proiettata al futuro) e
l'amore.
Il
Jazz è la realtà. Una musica che ha bisogno di strumenti
diversi che suonano insieme, in un momento se ne segue uno e un
momento dopo un altro, una musica che va vista, non può essere solo
un sottofondo da ascensore, che è, ci spiega Sebastian, conflitto e
compromesso, e ogni volta è nuova di zecca. È molto esaltante!
Forse anche un po'
spaventoso, ma effettivamente molto esaltante.
L'amore
è quello che cerchiamo tutti quanti, che sia l'amore per qualcun
altro o per qualcosa che facciamo. Spesso fa male, non solo se va
male, ma semplicemente se lo prendi sul serio, com'è giusto che sia.
In
quel finale diventa tutto chiaro, Mia e Sebastian sono l'uno per
l'altro l'incarnazione del loro sogno, si innamorano e allo stesso
tempo si innamorano del loro sogno. Anche se le prime volte è più
uno scontrarsi, diventa bello e li fa crescere. Mia e Sebastian si
ameranno per sempre, finché ameranno il loro sogno, e rifarebbero
tutto uguale.
Di
Whiplash, il primo film di Damien Chazelle, ho parlato
nel 2015 col blog appena nato. Mi aveva affascinata e allo stesso
tempo fatto discutere. Ormai sono passati due anni (nella vita di un
ventenne sono molti ;-) ).
Rileggendo
quel post mi rendo conto di quante cose, anche se non appare, possono
cambiare in così poco tempo, stagione dopo stagione, così come è
scandito La La Land.
Oggi,
sono sempre più lontana dal rancore verso certi maestri infami e più
vicina all'idea di alzarmi dal banco per l'ultima volta, lasciarlo lì
dove sta, per i poveri avventori futuri, ancora convinta della sua
pesantezza nella mia vita, e alla possibilità di cercarmi nel mondo
quello che voglio imparare, fuori da quelle aule, lontano da quelli
che la pensano tutti allo stesso modo e giudicano una persona che non
conoscono, da quelli che non vogliono più cambiare il mondo e che
non pensano che io lo possa fare. (ovviamente questa è la mia ode
alla scuola e all'università)
Ora,
forse proprio pensando a tutti i banchi che mi sono ormai lasciata
alle spalle, mi sento un po' più libera. Da persona più libera ho
amato La La Land e ci ho anche trovato qualche risposta ad
alcuni quesiti che mi ero posta con Whiplash. Da
persona più libera ho fatto mia questa commedia musicale e
soprattutto quell'ultimo
provino di Mia e voglio
pensare che un giorno anch'io dirò ridendo che farei
tutto di nuovo. Voglio
fare in modo che sia l'unica cosa possibile da dire.
Chazelle
ci chiede di essere innovativi, di sognare, la strada potrebbe
far soffrire, ma è l'unico modo per andare avanti. Perché anche
cadere in un fiume potrebbe farti scoprire nuovi colori e nuove
sensazione, o potresti scoprire fin dove arriva, e il tuo sogno
potresti trovarlo inciampando nella vita stessa. . .
Non
penso che sia un film che piacerà a tutti quanti. A qualcuno piacerà
solo perché ha ricevuto 14 candidature agli Oscar, qualcun altro lo
amerà, come la sottoscritta, perché parla a quella parte di noi che
ancora sogna e ad alcuni invece non piacerà per niente. Ma anche
questa è la bellezza di un film, il suo riuscire a scardinare
il livello dell'oggettività e toccare quello dell'intimità.
Secondo me, se non piacerà, è perché va di moda fare i cinici e i bastian contrari, come ho scritto da me.
RispondiEliminaLe cose così belle, visivamente e non solo, dovrebbero piacere a tutto. Perché ce n'è un disperato bisogno.
Felice che abbia fatto breccia anche qui. La valutazione coi cuorici, oh, è perfetta!
Bhe anche secondo me può parlare un po' a tutti, però sono sicura che qualcuno farà orecchie da mercante ;)
EliminaPenso che i cuoricini li adotterò definitivamente, è la soluzione più pulita che ho sperimentato per ora
Concordo con Michele, chi oensa il contrario mente. E poi può piacere soggettivamente o meno, ma quello dipende da ognuno di noi.
RispondiEliminaQualche duro d'orecchi ci sarà sicuro ;)
EliminaNon può non piacere un film simile, via! Eppure il mio cuore è stato catturato più dagli altri film che hai citato, a partire da Whiplash per arrivare a Sing Street... sarà perché la vecchiaia già incombe? :P
RispondiEliminanon saprei ;)
Eliminacomunque sing street, per quanto fosse un prodotto diversissimo e con molti meno mezzi, arriva a parimerito per me!
Tutti i cuoricini del mondo per questo filmone da sogno!
RispondiEliminaassolutamente si :)
EliminaGrande film, grandi sogni.
RispondiEliminaAnche quando non si realizzano. ;)
c'è tempo per realizzarli ;)
EliminaDella tua recensione ho ammirato il modo in cui tu sia riuscita a rendere tua questa storia. Il Sentirsi liberi e la gioia nel ripercorrere le scelte del proprio passato, senza cambiarle, sono sentimenti tanto comuni quanto ambiti. Forse è proprio questo il talento del regista, che tu lo voglia o no, vieni travolto/a da un pool di emozioni contrastanti, come il susseguirsi delle stagioni, che nella lpro completezza ti fanno ripercorrere con gioia i momenti trascorsi durante l'anno. E il senso di tutto? Quello non lo cogli del tutto, ma ti ronza nelle orecchie come una melodia molto familiare, ed è bello, malinconico, ma bello.
RispondiEliminaBW
Grazie BW, anche se in realtà rileggendomi mi trovo un po' incomprensibile, cercherò di essere meno caotica in futuro. Solo che questo film mi ha preso molto! magari ne riscriverò anche più a freddo e con calma.
EliminaCos'era?
EliminaNon lo so.
Quando non sai cos'è, allora è Jazz.
(Novecento, A.Baricco)
BW
e jazz sia allora ! :)
EliminaVeramente un gran bel film, che mantiene tutto quello che prometteva ... e sì, viene voglia di rivederlo e si merita tutto il successo che sta avendo. Un cult al bacio!
RispondiEliminaè vero! ancora non sono riuscita a rivederlo... ma lo farò ;)
EliminaRecensione molto interessante, proverò a rivederlo tenendo conto delle tue osservazioni! :-)
RispondiEliminaGrazie! Via con la seconda visione ;)
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